Cavalcando fuochi d’artificio

Ieri c’è stata la festa di San Bartolo, ricorrenza che nel mio paese (come forse già saprete) celebra con fuochi d’artificio il giorno più popolato dell’estate e, contemporaneamente, la fine della stessa. Festa allegra e triste allo stesso tempo; paradossalmente affascinante, non trovate?
L’effetto che ha sul sottoscritto è sempre lo stesso: estate che finisce = tempo che passa, tempo che passa = male.
 
Inutile ignorarlo; il fiume del tempo scorre rapidamente, portando con sè noi e le nostre vite; in un tragitto in cui il panorama è spesso troppo simile per poter percepire lo spostamento; trascinando tutto verso l’inesorabile fine.
Viviamo bei momenti per gioire nell’attesa di essi e, nel migliore dei casi, anche nel loro ricordo. Ma quando tutto finirà, persino le memorie ci verranno sottratte e si dissolveranno, come sogni che scompaiono al mattino, come fuochi d’artificio…

Gioite gente, un’altra estate è finita…
 

Questa voce è stata pubblicata in Introspezioni. Contrassegna il permalink.

2 risposte a Cavalcando fuochi d’artificio

  1. Alice ha detto:

    Sono bellissime frasi…ma parlano di una cosa così triste. Sai trasmettere i tuoi sentimenti come nessuno!In effetti andando sempre più avanti capisco che il tempo è davvero il nemico dell\’uomo, ma non c\’è rimedio per fermarlo percui siamo costretti ad andare sempre avanti senza mai poterci fermare o tornare in dietro.
    Ti voglio bene(per sempre, anche se il tempo continua a scorrere il mio affetto x te non cambierà mai!)

  2. Lele ha detto:

     Un\’altra, bellissima..estate di merda.
     
    Concordo con l\’idea, come sempre del resto.
     

Lascia un commento